Cellulite un semplice inestetismo o patologia? Cause e consigli per ridurla

Cellulite un semplice inestetismo o patologia? Cause e consigli per ridurla

La cellulite è una malattia, il suo nome scientifico è PEFS Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica, ed è uno stato infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo, che porta all’accumulo di liquidi. E' il nemico numero uno delle donne, ma cos’è esattamente la cellulite, e cosa possiamo fare per contrastarla? Quali sono gli stadi della cellulite per prevenirla e curarla? Come possiamo trattarla? Qui tante informazioni utili.

Le cause della cellulite

Alla base della cellulite sembra vi sia un'alterazione di cellule bersaglio degli estrogeni, ne sarebbe la prova il fatto che le bambine prima della pubertà non la presentano. La sindrome premestruale (un insieme di disturbi quali stanchezza, irritabilità, sensazione di gonfiore, che anticipa le mestruazioni), pare essere frequentemente il segnale di una particolare predisposizione costituzionale a uno stato di intossicazione generale che ha come sintomo principale la cellulite. Quindi un corretto trattamento terapeutico deve intervenire non solo a livello sintomatico, ad esempio sostegno del drenaggio del microcircolo e con un'azione di normalizzazione sul tessuto connettivo, ma occorre anche valutare, ed eventualmente correggere, un ventaglio di fattori solo apparentemente connessi tra loro, come disturbi dell'apparato digerente, possibili squilibri ormonali a livello della tiroide, pancreas, ovaie, situazioni di ansia, depressione ecc. Tra i diversi fattori che includono stasi linfatica agli arti inferiori e cellulite, alcuni possono essere identificati nelle scorrette abitudini alimentari e nella mancanza di movimento fisico. Questo si ripercuote sulla circolazione e sulla funzionalità intestinale, con effetti che si accumulano nel tempo: ad esempio un quadro di frequente riscontro è quello in cui convergono disturbi come stipsi, emorroidi e pesantezza alle gambe...Altre cause si possono rintracciare anche insufficienza renale, cardiaca, problemi al fegato o alla vescica, ipertensione e ipertiroidismo o /ipotiroidismo; intolleranze (soprattutto al lattosio) o può essere dovuta all'assunzione di determinati farmaci tra cui contraccettivi, terapia ormonale, cortisoni e antinfiammatori. La causa per antonomasia è però la cattiva alimentazione. È bene precisare però che la ritenzione non è causa di sovrappeso in quanto sul peso corporeo agisce in modo davvero marginale.

Tipi di cellulite

Si distinguono quattro forme di cellulite in base al tipo di manifestazione: compatta, molla, edematosa e sclerotica. Essendo una malattia a tendenza progressivamente evolutiva, vediamo quali sono i 4 stadi per imparare a conoscerla, prevenirla e curarla.

  • Stadio 1, cellulite edematosa: fase iniziale, in cui prevale il ristagno dei liquidi, è una condizione reversibile che può essere curata. La pelle si presenta più pastosa e fredda al tatto, appaiono i primi segni della buccia d'arancia, in questa fase non ci sono sintomi;
  • Stadio 2, cellulite fibrosa: nel tessuto adiposo si formano piccoli noduli, è una condizione reversibile se trattata tempestivamente. La buccia d'arancia presenta avvallamenti più o meno profondi e il colorito non è uniforme. Comprimendo le zone colpite si avverte un leggero dolore e al tatto è più fredda delle zone circostanti.
  • Stadio 3 cellulite sclerotica molle: aumentano i noduli, possono comparire segni di insufficienza venosa e/o linfatica con edema dei tessuti. Il problema è ancora reversibile. La pelle presenta molti avvallamenti, possono comparire lividi in seguito ai problemi circolatori. Si presenta con dolore al tatto e cute fredda.
  • Stadio 4 cellulite sclerotica: peggioramento di tutte le alterazioni degli stadi precedenti, la pelle presenta il tipico aspetto a “materasso”. A questo stadio d’avanzamento i problema è purtroppo irreversibile. La localizzazione tipica della cellulite sono: le cosce, i glutei e l’interno ginocchio. Spesso capita di confondere la cellulite con il grasso e viceversa, ma, nell’accumulo di grasso l’adiposità è distribuita diffusamente,la pelle è liscia e tonica, la temperatura è normale, non c’è dolore al tatto né buccia d’arancia. Di solito si localizza a livello di: pancia, fianchi, ginocchio, dorso, torace e braccia.

Suggerimenti per contrastarla

L'alimentazione è un aspetto fondamentale cui prestare attenzione per evitare ritenzione idrica e cellulite. In primis è bene bere abbondante acqua, almeno i famosi 8 bicchieri al giorno. Laddove possibile, è bene ridurre al minimo il consumo di sale, sostituendolo con spezie, aceto e limone. Consumare molta frutta e verdura aiuta, particolarmente utili sono i frutti di bosco, il mirtillo nero, il succo di ribes nero è raccomandato per le sue proprietà diuretiche, depurative e di protezione vasale. A livello alimentare le controindicazioni riguardano soprattutto il consumo eccessivo di zuccheri semplici: farinacei raffinati, dolci, alcol, da ridurre anche i grassi saturi come carne, insaccati, latticini e farina bianca rallentano il circolo linfatico portando nel tempo a stasi dei liquidi e cellulite. Infine sono importanti la perdita di peso e l'attività fisica. Tutte le donne in sovrappeso soffrono di cellulite, pertanto è importante affiancare una dieta ipocalorica ben equilibrata che consenta una perdita di peso graduale. Specialmente nelle donne di età superiore ai 40 anni, con pelle e connettivo non più giovani, una perdita di peso improvvisa può rendere il fenomeno della “buccia d'arancia” ancora più evidente.

Camminare, andare in bicicletta o fare jogging sono attività particolarmente utili per perdere peso e, in particolare, per mantenere uno strato adiposo sottocutaneo di dimensioni ridotte, inoltre la contrazione dei muscoli delle gambe e le respirazioni profonde favoriscono il ritorno del sangue venoso e della linfa dalle estremità risolvendo i ristagni.

Trattamenti contro la cellulite

A tutte queste buone abitudini può essere utile affiancare trattamenti specifici per ridurre gli inestetismi e contrastare la comparsa della cellulite. I più efficaci agiscono sia dall’interno con l’utilizzo di integratori formulati per favorire il drenaggio dei liquidi e rafforzare il microcircolo, che dall’esterno con creme e/o fanghi dall’effetto drenante e levigante. L'approccio fitoterapico alla cellulite consiste nel ridurre la quantità di tessuto adiposo nel sottocutaneo e nel restituire l'integrità al tessuto connettivo, ma per essere corretto, completo ed efficace, non può prescindere da un approccio globale all'individuo e quindi al suo “terreno di predisposizione” valutando i fattori costituzionali (ereditari e famigliari). Il trattamento usuale della cellulite è, invece, quasi sempre poco mirato, mancando un approccio globale, e può produrre effetti indesiderabili.

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Bibliografia e altre fonti
  • Curarsi con la naturopatia Vol.1 – Catia trevisani – Edizioni Enea

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