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Coronavirus: contrastalo rinforzando le difese immunitarie
Accendendo la tv ormai non si sente che parlare di virus e coronavirus. Come contrastarli e come rafforzare il proprio sistema immunitario? Al di là di quel poco che sappiamo sul CoVID-19 e sulle sperimentazioni tutt'ora in corso, aiutare e sostenere le proprio difese immunitarie è oggi più che mai di estrema importanza. In quest'articolo tante informazioni su come affrontare la pandemia e predersi cura del proprio corpo.
Che cos'è il Coronavirus?
Innanzitutto è bene chiarire che è corretto parlare di Coronavirus in forma plurale e non singolare. I Coronavirus umani conosciuti oggi sono 7, i primi 4 sono molto comuni e sono conosciuti anche come virus del raffreddore, già identificati negli anni 60, mentre gli ultimi 3, i più gravi, sono stati identificati in questi ultimi anni. Si tratta di:
- SARS-CoV: Coronavirus Beta che ha causato la Severe Acute Respiratory Syndrome del 2002, epidemia partita dalla Cina che ha infettato circa 8.100 persone, provocando una mortalità del 9,5%;
- MERS-CoV: Coronavirus Beta che ha causato la Middle East Respiratory Syndrome nel 2012, epidemia partita dall'Arabia Saudita che ha infettato circa 2.500 persone e provocato una mortalità del 35%;
- CoVID-19: nuovo Coronavirus della fine 2019 che sta causando una sindrome respiratoria acuta grave. L'epidemia-pandemia è partita da Wuhan, una città della Cina, dove ha infettato quasi 100.000 mila persone causando una mortalità stimata finora del 10%, gli aggiornamenti veri li avremo solo al termine della pandemia.
Nell'uomo i comuni coronavirus provocano infezioni respiratorie spesso di lieve entità come il raffreddore, ma in qualche caso possono causare anche polmoniti virali. Febbre e sintomi simil-influenzali come tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie (respiro corto), dolore ai muscoli, stanchezza sono segnali di una possibile infezione da nuovo coronavirus. Il Covid 19 non è che una mutazione dei Coronavirus già esistenti, la cui pericolosità consiste nel fatto che trattandosi di un virus nuovo, il nostro sistema immunitario non è in grado di riconoscerlo e di difendersi, subendo cosi un attacco che diventa particolarmente violento e pericoloso nei soggetti immunologicamente deboli o immunodepressi.
Chi sono i soggetti più a rischio?
Nella trasmissione del contagio la forza e la salute del sistema immunitario gioca un ruolo non indifferente: se la patogenicità è modesta, ma le capacità difensive dell'organismo sono inferiori a essa, si avrà un’infezione definita di “tipo opportunistico”, ovvero i patogeni assolutamente innocui per i soggetti sani provocherranno infezioni su soggetti le cui difese immunitarie sono indebolite. È il caso per dei soggetti immunodepressi che non riescono a contrastare l’azione patogena anche di modeste cariche infettanti. Se le capacità difensive invece sono uguali alla patogenicità, il soggetto affetto viene definito “portatore sano”. In questo caso i germi patogeni possono persistere inoffensivi in lui e riprodursi (senza comunque raggiungere un numero tale da indurre infezione), anche per un tempo indefinito, nel tessuto. Purtroppo il portatore sano rimane il più grande pericolo di contagio per la trasmissione del virus, molto pericoloso per gli immunodepressi. I soggetti più deboli sono anche persone anziane, portatori di patologie croniche importanti, soggetti particolarmente deboli a livello immunitario, cardiopolmonare, renale o metabolico, tuttavia nessuno ne è immune.
Come ridurre il rischio di contagio
In questo grave momento in cui il coronavirus si sta diffondendo molto velocemente, l'unica alternativa che abbiamo è rallentare la sua trasmissione in modo da poter salvare più vite possibili.
Se tutti noi rispettiamo le regole emesse dal Ministero della Salute e restiamo a casa avendo cura di tenere il minor numero di contatti possibili con gli altri, insieme, tutti insieme, riusciremo ad arginare questo disastro. La sanità, tutti gli operatori che sono in prima linea, ci stanno chiedendo di seguire poche e semplici regole per sostenerli, eppure molti non stanno rispettando le direttive, inconsapevoli di far un grande danno a loro stessi e specialmente ai soggetti più fragili. Tra le norme indicate ricordiamo l'importanza di:
- Uscire solo quand'è necessario sempre muniti di guanti e mascherina
- Lavarsi regolarmente le mani
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che non fanno parte del proprio nucleo familiare
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta, tramite uno strarnuto, un colpo di tosse o semplice goccioline del respiro.
Per salvaguardare la salute di tutti e rallentare la diffusione del contagio oltre che seguire queste semplice regole è importante aiutare le proprie difese immunitarie.
Come rafforzare le difese immunitarie
Se soffri di infezioni ricorrenti o di allergie, sarai già consapevole di quanto sia importante l’efficienza del sistema immunitario. Lo stesso individuo può talvolta soffrire contemporaneamente di iper e ipoimmunità, poiché le allergie croniche o l’assunzione continua di farmaci possono interferire con la capacità dell’organismo di combattere le infezioni. Per rafforzare le proprie difese, in primo luogo è bene esaminare il proprio stile di vita e individuare la presenza di fattori che possono interferire con la capacità dell’organismo di combattere le malattie.
Tra questi:
- Stress eccessvio: qualsiasi sia la causa può provocare patologie autoimmuni e compromettere pure il metabolismo, con conseguenze che riguardano anche il sistema nervoso centrale, disturbi del sonno e sulle capacità di adattamento e di sopportazione.
- Alimetazione poco equilibrata: é bene aver cura di assumere antiossidanti, omega 3, probiotici per aiutare la flora intestinale, è importante inoltre assumere una buona dose vitamina D3, vitamine e minerali in generale.
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Bibliografia ed altre fonti
- “Tutto il corpo in piena salute” di Michael T. Murray, Edizioni Red 2002;
- “Lunga vita al sistema immunitario” di Paolo Giordo, Scienza e Conoscenza n. 50;
- “Manuale di Nutripuntura Fisiologia e informazione cellulare” di Patrick Vèret e Yvonne Parquer, Edizione Tecniche Nuove 2007