
Covid-19 e stress post traumatico: come superarlo con il Biofeedback
Lutti, incertezza, isolamento: il covid -19 sta colpendo non solo la nostra salute fisica ma anche quella mentale. In Italia la popolazione che manifesta sintomi depressivi è passata dal 6% a quasi il 40%, sempre più persone soffrono di disturbi d’ansia, insonnia, ipocondria. Quali sono le terapie naturali che possono aiutare?
Che cos’è lo stress post traumatico
Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD, post-traumatic stress disorder), è un grave malessere psicologico e psicofisico che consegue ad un evento traumatico, catastrofico o violento. Ciascuno di noi, attualmente, si trova in tale condizione, ne sia cosciente o meno. La pandemia infatti non è altro che un evento traumatico di massa. Ci siamo dovuti confrontare con la privazione della nostra libertà, delle nostre certezze, impossibilitati a fare progetti, costretti a confrontarci con un nemico subdolo perché invisibile: è chiaro che tutto ciò ha un effetto sulla nostra psiche.
Le reazioni al trauma sono sempre qualcosa di molto personale: alcuni si sono chiusi in se stessi, altri hanno messo in atto pericolosi meccanismi di negazione che si sono tradotti in atteggiamenti incuranti, altri ancora hanno accettato il problema ma, in qualsiasi caso, si tratta di una situazione da non sottovalutare.
Chi è più esposto al trauma?
Le persone più esposte sono quelle che hanno alle spalle un passato traumatico o coloro che con l'epidemia sono stati colpiti nel vivo, ammalandosi per primi o perdendo i propri cari, tuttavia nessuno ne è esente. Oramai sappiamo che alcune condizioni emotive possono facilitare e favorire processi di traumatizzazione. L’incertezza delle cose, il distanziamento sociale contribuiscono in maniera tutt’altro che poco incisiva al rischio di sviluppare traumi, ancor di più in soggetti predisposti geneticamente o con familiarità psichiatrica.
Come si manifesta lo stess post traumatico
Le persone che soffrono di disturbo post-traumatico da stress presentano una serie di sintomi che investono l’area emotiva e quella cognitiva.
Sul piano psichico possono presentarsi: incapacità di controllare le emozioni, irritabilità, rabbia improvvisa o confusione emotiva, depressione e ansia, insonnia, evitamento di qualunque atto che li induca a ricordare l’evento traumatico.
Tra i disturbi fisici troviamo: emicranie, dolori articolari, affaticamento, problemi di digestione, tachicardia, nausea.
E’ bene sempre tenere presente che somatizzare non è inventarsi ciò che non esiste, non è nemmeno immaginazione e, ancor meno, non significa che si sta perdendo il senno. Questa condizione è descritta nel DSM-V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).
Il biofeedback può aiutati
Il Biofeedback è un metodo d'intervento scientificamente validato in grado di risolvere il problema dell'ansia patologica, degli attacchi di panico e delle sue innumerevoli manifestazioni psicosomatiche come tachicardia, disturbi gastro-intestinali, cefalee, insonnia, sudorazione, depressione, fibromialgia, rilassamento muscolare, dolori da contratture e molto altro.
Si tratta di un trattamento/training mediante il quale l'individuo con ansia patologica apprende a controllare, ridurre e normalizzare volontariamente i livelli d'attivazione dei sistemi neurofisiologici dell'ansia (sistema nervoso simpatico, parasimpatico, circuito neuronale della paura, ecc.). Il dispositivo migliore tramite cui realizzarlo è Scio-Gioiabertha: uno strumento di medicina energetica quantistica, estremamente preciso, che misura e mostra in tempo reale sul monitor delle informazioni riguardanti la propria fisiologia, come onde cerebrali, valori di ansia o di stress, respirazione, tensione muscolare ecc., e consente di educare il cervello a produrre onde cerebrali in posizioni specifiche, tanto da rieducare se stesso, fino a raggiungere l'attività desiderata.
Grazie al Biofeedback dunque l'individuo con ansia patologica viene educato a fermare o ridurre l’eventuale attacco d'ansia sin dalle sue fasi iniziali, impedendone così lo sviluppo e/o riducendone la durata e l'intensità.
Si tratta del metodo d'intervento naturale per eccellenza: non comporta l'assunzione di sostanze farmacologiche, non è invasivo, è completamente indolore e privo di effetti collaterali.
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Bibliografia
- Biofeedback e Psicosomatica – Aut. Giuseppe Sacco – Donato Testa. Ed. FrancoAngeli
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