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La risposta a questa comune domanda è: certamente si, invecchiare in piena salute è possibile con le giuste strategie nutrizionali e il supporto della medicina energetica quantistica. In quest'articolo tante informazioni utili su come contrastare l' invecchiamento.
Il tema dell'invecchiamento è oggi emergenza globale. Le scoperte scientifiche nel corso degli anni hanno sicuramente reso l'uomo più longevo, i dati statistici ci dicono che il 32% degli uomini e il 53% delle donne raggiunge la soglia degli 85 anni. Se questo fa presagire che il futuro sarà un futuro anziano, il tema che più preoccupa e il trend accelerato dell'insorgenza delle patologie croniche associate all'invecchiamento, i dati parlano di un incremento di patologie croniche degli over 65 come sovrappeso, malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, sindrome metabolica, per non parlare di parkison, alzheimer ecc.
Da un punto di vista scientifico l'invecchiamento è una perdita delle funzioni cellulari che si estende poi ai tessuti e infine agli organi. Dopo la fascia d’età compresa tra i 20 e i 30 anni inizia uno stato di decadimento lento, ma progressivo, che indebolisce l’organismo e rallenta le funzioni fisiologiche. Alla base di questa perdita di funzione ci sono una serie di meccanismi correlati all'aumento sproporzionato dello stress ossidativo e dell'infiammazione, che sono fattori chiave per l'insorgenza di problemi di tipo cronico legati all'invecchiamento. Mano a mano che si invecchia, si perdono funzioni e questo comporta un aumento della fragilità e di malattie, ecco perchè una buona parte dell'ultima fase della vita è caratterizzata dalla presenza di patologie cronico degenerative. Le malattie croniche affliggono circa 24 milioni di persone in Italia; soffre di malattie croniche oltre l’85% degli ultra 75enni, e le donne, in particolare dopo i 55 anni presentano già questo tipo di distrubi.
Ogni decennio che passa porta dei cambiamenti fisici nel corpo, la maggior parte dei quali sono dovuti a metabolismo e ormoni, soprattutto nella donna.
In questa fascia d'età, innazitutto la quantità di grasso corporeo passa da un range del 18%-22%, ad un range di 34%-38%. Se dai 20 ai 30 si è in piena “primavera”, dai 30 in poi inizia un rallentamento. Il tasso metabolico si riduce e il grasso corporeo inizia ad aumentare (soprattutto in zona pancia, fianchi e cosce). A partire dai 30 anni si perde per ogni decennio tra il 3% e il 5% di massa muscolare.
Nel corpo la trasformazione continua, e oltre all’incremento di grasso corporeo (tra il 23% e il 27% per chi fa sport e tra il 28% e 34% per chi è sedentaria) e alla riduzione della velocità del metabolismo, a 40 inizia la riduzione dei muscoli e dello spessore delle ossa, oltre ad un leggerissimo "abbassamento", se non si fa sport (di circa 2-3 cm) per via dell'incurvamento della spina dorsale. Quando si prende peso dopo i 30 anni, si fa molta più fatica ad eliminarlo.
In questo decennio la donna si trova a dover affrontare uno scoglio non indifferente: la menopausa. Ciò che si è innescato a 40 a livello di metabolismo e trasformazione corporea, a 50 anni progredisce, con l’aggiunta di perdita di elasticità della pelle e secchezza, e una riduzione significativa dello spessore delle ossa. In questo decennio l’aumento di peso è fisiologico, e può arrivare anche a due taglie in più rispetto al normale (tra i 7 e i 10 chili in più), non solo per l’aumento di massa grassa (tra il 27% e il 31% se si fa attività sportiva e tra il 33% e il 37% se si è sedentarie).
Si dice che a 60 anni inizia una nuova vita! In effetti si ha più tempo da dedicare a sé e tutto sommato si ridimensiona la smania di apparire. La donna inizia a rilassarsi e godere della sua pienezza fisica e intellettuale, di ciò che ha raggiunto e si è guadagnata. A livello fisico si può subire un leggero calo dell’appetito, soprattutto se non si fa alcuna attività fisica. È in questo decennio che bisogna stare attente a non dimagrire troppo, perché altrimenti si rischia di apparire emaciate e invecchiate, e la massa muscolare scompare del tutto.I punti (oltre al viso), dove l’età si percepisce di più, sono il collo, le mani, la poca muscolatura e la postura più “chiusa” che ruba qualche centimetro all’altezza (anche fino a 5 cm in meno).
La forma del corpo cambia (e le curve si spostano!), così come la sua “consistenza”. È una trasformazione del tutto normale e va accettata con serenità. Quello che è importante è esserne consapevoli e prepararsi ad affrontare il cambiamento al meglio per invecchiare in piena salute.
Per molto tempo da un punto di vista nutrizionale si è avuta una visione legata solo alle calorie, visione scientificamente limitata, infatti gli alimenti non apportano solo calorie, ma anche micronutrienti, fitonutrienti, macronutrienti, sostanze che regolano la funzionalità del nostro corpo. In generale l'alimentazione per essere corretta deve rispettare tre semplici regole:
Una dieta equilibrata e completa prevede l'alternanza di tutti gli alimenti in quantità adeguate per evitare la carenza dei principi. Una dieta ideale prevede la distribuzione di 5 pasti al giorno: colazione 25%, merenda 5%, pranzo 35%, merenda 5%, cena 30%.
Un aspetto non propriamente dietetico, ma che va considerato parte integrante degli interventi nutrizionali mirati al mantenimento e al miglioramento della salute, riguarda l'attività fisica. Ormai è risaputo che la pratica costante di un'attività fisica, anche leggera, è in grado di apportare una serie di benefici per l'intero organismo, mentre la sedentarietà, insieme ad altri fattori di rischio, contribuisce allo sviluppo di malattie metaboliche e malattie cronico-degenerative, soprattutto a carico dell'apparato cardiovascolare e osteoarticolare.
Oggigiorno è noto come i disordini della sfera emotiva e gli stress psicologici siano strettamente correlati ai processi di invecchiamento e, più in dettaglio, con l'accorciamento dei telomeri, ovvero quelle porzioni del DNA che si trovano nelle estremità dei cromosomi e per la loro funzione possono essere considerati l'orologio biologico della cellula. Un rapido accorciamento dei telomeri è stato associato all'invecchiamento e collegato agli stessi effetti negativi indotti dalle avversità precoci, come disordini cardiovascolari, il diabete e i declini cognitivi. La meditazione, riducendo lo stress, e gli stili di vita che mitigano gli effetti dello stress, possono avere effetti benefici sulla lunghezza dei telomeri favorendo una vita lunga e in salute.
Esistono delle zone del mondo in cui il fenomeno della longevità è talmente conclamato da essere stato riconosciuto dalla comunità scientifica con il nome “Blue Zones”. Si tratta di aree geografiche in cui l'aspettativa di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale; le Blue Zones, sono cinque: l'isola di Okinawa (Giappone), la Sardegna, Nicoya (Costa Rica), Icaria (Grecia), e la comunità di avventisti di Lama Linda in California, abitate da una quantità di persone che raggiunge un età estrema per la specie umana senza accumulare patologia.
Okinawa è un isola del Giappone che tra tutte le zone blu è forse la più interessante e più studiata, in particolar modo dal professor Giovanni Scapagnini, ordinario di nutrizione Umana presso l'Università del Molise, perchè presenta la maggior percentuale di invecchiamento di successo, caratterizzato cioè dall'assenza di malattie. Queste popolazioni di supercentenari, non solo vivono tanto a lungo, ma non presentano malattie croniche: il loro cervello funziona perfettamente, i loro occhi non perdono capacità di vedere, così come la pelle e tutti gli organi interni. Di grande impatto, sul loro stato di salute, è l'alimentazione. Gli abitanti di Okinawa sono grandi consumatori di curcumina, astaxantina e resveratrolo (su cui la letteratura scientifica sta focalizzando l'attenzione), che insieme ad altri composti vengono definiti geroprottetori, composti chiave in grado di interferire positivamente sull'invecchiamento.
La chiave di volta del benessere, oggi, si chiama quantistica. Le nuove strumentazioni energetiche quantistiche permettono infatti di comunicare e di dare informazioni alle cellule, compreso il DNA, che funziona come un ricevitore-trasmettitore. Grazie a queste strumentazioni all'avanguardia è possibile "informare" le nostre cellule con frequenze positive che aiutano a prevenire la degenerazione e ritardare il deterioramento fisico e psichico dell'invecchiamento. Non solo, il Check up quantistico completo ci aiuta anche ad essere più consapevoli del nostro stato di salute, permettendo al professionista esperto che lo effettua, di individuare quali sono i blocchi energetici che, se non riportati in equilibrio, andranno dapprima a creare i disturbi e poi patologie. La biorisonanza quantistica permette di comunicare con le cellule, rilevare disfunzioni energetiche, carenze nutrizionali che in molti casi sono dovute a disturbi di malassorbimento; ogni sistema dell'organismo se in carenza può essere stimolato e sostenuto grazie alla comunicazione che passa come campo elettromagnetico e non biochimico. Poter interagire con le nostre memorie cellulari rappresenta la chiave del benessere, soprattutto i questo periodo di pandemia .
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