Metalli pesanti: come proteggere la nostra salute dall'inquinamento ambientale

Metalli pesanti: come proteggere la nostra salute dall'inquinamento ambientale

Metalli pesanti, pesticidi, diossine, inquinamento elettromagnetico sono dei killer silenziosi. Si tratta di sostanze che entrano nei nostri corpi attraverso la pelle, l'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo e che interferiscono con le funzioni di organi e apparati delicatissimi originando malattie che causano 13 milioni di morti all'anno. Quali sono le fonti di tossicità per il corpo? Quanto è grande il nostro magazzino? Come possiamo scoprire quanto siamo intossicati? In quest’articolo tante informazioni importanti.

Le conseguenze dell’inquinamento ambientale sul nostro organismo

Gran parte dei metalli pesanti che penetrano nell'organismo sono dovuti all'inquinamento ambientale: le trasformazioni industriali e i combustibili fossili, per esempio, emettono nell'aria migliaia di tonnellate di particelle di piombo ogni anno, alcune delle quali si depositano al suolo e vengono assorbite dalle piante. Altre fonti di inquinamento molto comune, di cui spesso siamo poco consapevoli, sono pesticidi, lattine e scatolette che contengono piombo e stagno, il fumo di sigarette che veicola cadmio e piombo, perfino le otturazioni dentarie che contengono mercurio, ma anche il pesce contaminato e l'alluminio di alcuni deodoranti, utensili da cucina, contenitori alimentari e perfino di certi farmaci antiacidi.

Le sostanze più pericolose

Le sostanze cancerogene per l'uomo sono state classificate dall'agenzia Internazionale per il cancro (IARC) di Lione.
Tre la 118 più pericolose si trovano: cadmio, nichel, arsenico, diossina, amianto, benzene, tuttavia è bene fare attenzione anche ad altri metalli pesanti molto comuni come: piombo, mercurio e alluminio. Se si infiltrano all'interno dell'organismo, si accumulano nelle cellule, in particolare in quello di cervello, possono impedire alle cellule di svolgere le loro funzioni, o ancor peggio, forzarle a comportarsi in modo anomalo, stimolandone la riproduzione incontrollata, che può dare origine a neoplasie o altre gravi malattie.

Tra i disturbi e malattie più sviluppate troviamo:

  • Alterazioni di svariati organi e sistemi dell'organismo umano quali quello nervoso, endocrino, immunitario, riproduttivo, renale, cardiovascolare e respiratorio;
  • Incrementi del rischio per molteplici patologie quali: tumori (in particolare leucemie, linfomi e mielomi), diabete, patologie respiratorie, malattie neurodegenerative, cardiovascolari, disturbi della sfera riproduttiva maschile e femminile, malformazioni, disfunzioni metaboliche e ormonali specie della tiroide.

I rischi inoltre sono ancora più elevati se l'esposizione avviene nelle fasi più precoci della vita, a cominciare dal periodo embrio-fetale.
Di particolare rilievo sono gli effetti di tali sostanze sul cervello in via di sviluppo per esposizioni in utero: una mole ormai impressionante di studi correla l'esposizione a pesticidi a danni alla sfera cognitiva, comportamentale, sensoriale, motoria nonché a riduzione del quoziente di intelligenza.

Scoprire la causa dei disturbi

La tossicità da metalli pesanti può far insorgere sintomi diversi a seconda dei tessuti interessati come: cefalea, tremori, vertigini, dolori muscolari, digestivi, formicolio a mani e piedi, malattie autoimmuni, allergie, stanchezza cronica ecc. La fonte di questo tipo di problemi è una sorta di “fuoriuscita” delle scorie depositate all'interno del corpo, in un magazzino chiamato mesenchima o tessuto connettivo. Il nostro sistema è capace di gestire infatti una quota parte di sostanze tossiche, in base alla capienza del grande magazzino fisico che ognuno di noi possiede, ma non appena si esce dal range di contenimento massimo, gli organi emuntori, designati allo smaltimento di queste sostanze tossiche, iniziano a mostrare piccoli e grandi disagi, disturbi, cosiddetti funzionali, che possono diventare malattie.

È perciò necessario sapere:

  1. Quanto è grande la capienza del proprio magazzino (mesenchima) per la gestione delle scorie;
  2. Qual è l'origine dello stress e come occuparsene.

Cos'è il mesenchima

Il mesenchima o matrice extracellulare può essere paragonato ad un oceano che circonda le isole che sono poi le nostre cellule. Quando nasciamo, il nostro oceano è pulito come acqua di fonte, in ragione dello stato di salute della madre e dell'inquinamento dell'ambiente. Con gli anni diventa sempre più torbido e così la cellula diviene sempre più sofferente, fa fatica a nutrirsi, non respira più bene, si ammala, muore prima del tempo o può differenziarsi e diventare una cellula tumorale. Ma prima di arrivare a questa criticità, si manifestano i disturbi legati alla sofferenza del mesenchima, i cosiddetti disturbi funzionali, ovvero quei tipi di disturbi che non riconoscono un danno organico documentabile come loro causa, a cui è perciò difficile dare una spiegazione scientifica. Gli esami di fisiopatologia utilizzati non sempre rilevano anomalie.

Biorisonanza quantistica

La chiave di volta oggi per scoprire lo stato di tossicità da inquinamento presente nel nostro organismo si chiama medicina quantistica o energetica, definita la terapia dell'informazione. Si tratta di un trattamento energetico all'avanguardia e che attraverso il Check up individua lo stato di salute generale del corpo.
Il Check up quantistico in biorisonanza ci consente in dettaglio di scoprire la o le cause del problema e definire un profilo completo sullo stato psicofisico, individuare il rischio di patologia nascente, correggere le informazioni scorrette che creano squilibrio e testare i rimedi naturali più adatti alla chimica della persona.
La bioenergetica, lungi dal sostituirsi alla medicina naturale classica, ne è un’integrazione.

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Bibliografia e altre fonti
  1. Scienza e Conoscenza – rivista n° 62 – Sostanze Killer intervista alla Dott.ssa Patrizia Gentilini;
  2. Medicina Energetica di James Oschman Ed. Macroedizioni;
  3. Meridiani e Nutripuntura, Cristina Cuomo, Fabio Burigana e Antonio dell'Aglio, Ed. Tecniche Nuove.

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