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I nervi infiammati si definiscono, in medicina, “neuropatia”, in quanto possono dipendere sia da una causa neurologica che da una causa nervosa. La neuropatia è una patologia a carico dei nervi periferici. Quando è definita “autoimmune” segue il decorso di tutte le patologie autoimmuni, in cui l’organismo attacca, erroneamente, i suoi stessi organi. È possibile che, in presenza di una carenza metabolica e nutritiva a danno dei neuroni, questo possa tradursi con la malattia dei nervi periferici o con uno scorretto invio di informazioni sensoriali, motorie e tattili. Quanto incide la carenza di vitamine soprattutto della B12 sulle malattie autoimmuni? Perché sono così importanti le vitamine B? Qualche informazione in questo articolo.
I nervi sono lunghe terminazioni di colore bianco opalescente. All’interno sono composti da assoni, cellule presenti anche nella struttura del neurone che viaggiano dal cervello alle zone periferiche del corpo, trasportando informazioni. I nervi fanno parte del Sistema Neurologico Centrale che si suddivide a sua volta in Sistema Neurologico Centrale, allocato nel cervello e contenente i neuroni, e Sistema Neurologico Periferico, costituito dai nervi e da tutte le sottili terminazioni nervose. I nervi sono la parte allungata dei neuroni, che corrono lungo il corpo umano e terminano nelle zone più esterne di esso e possono essere paragonati ai fili elettrici, collegati al cervello, attraverso i quali passano le informazioni sensoriali e motorie, comandate e gestite dall’organo cerebrale.
Esternamente i nervi sono ricoperti e protetti da una sostanza gelatinosa e molto resistente, simile al midollo spinale, denominata mielina.
La mielina, oltre a fungere da isolante fisiologico e permettere che gli assoni non siano disturbati da reazioni chimiche avvenenti all’esterno, funge da protezione, da conservante e da lubrificante della struttura del nervo stesso.
In caso di malattie demielinizzanti come, per esempio, la sclerosi multipla, una delle conseguenze oltre alla ridotta motilità e sensibilità tattile, è il dolore diffuso.
Un nervo privato della mielina, infatti, oltre a ridurre nettamente la capacità di ricezione delle sensazioni, provoca dolore.
Le neuropatie periferiche costituiscono un gruppo di malattie caratterizzate dal danneggiamento e quindi dal malfunzionamento dei nervi periferici. Il sistema nervoso periferico è costituito dai nervi che connettono il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) ai muscoli, alla pelle e agli organi interni.
In base al tipo di fibre che contengono, i nervi periferici si distinguono in quattro tipi:
Alcune neuropatie compaiono in maniera improvvisa, altre in maniera graduale nell'arco di anni. La malattia può colpire un nervo (mononeuropatia, generalmente di origine traumatica), due o più nervi in diverse aree (multineuropatia, di solito di origine vascolare) o molti nervi (polineuropatia, generalmente di origine tossica, metabolica, da carenze di vitamine o infiammatoria).
I disturbi dipendono dal tipo di fibre nervose coinvolte e dalla loro localizzazione; nella maggior parte dei casi si manifestano con debolezza, formicolii e dolore. Molte neuropatie interessano, in grado diverso, tutti e tre i tipi di fibre nervose; altre, solo uno o due. Si parla, pertanto, di neuropatie puramente o prevalentemente motorie, sensitive o vegetative.
I neuroni non hanno cellule capaci di di manifestare il dolore. Questo è uno dei motivi per cui il cancro del cervello è una malattia che, purtroppo, si scopre quasi sempre in fase terminale, ossia quando la massa neoplastica è diventata così grande da comprimere il cranio e destare dolore.
I neuroni sono solo il centro operativo di lancio, ricezione ed elaborazione di informazioni. Se, per qualsiasi motivo, questo meccanismo si inceppa, il neurone trasmetterà informazioni deformate e viziate che, per riflesso, viaggiando nel nervo collegato, produrranno dolore nell’unica zona del corpo in grado di percepirlo e non a monte, ossia nel neurone leso.
Un esempio molto semplice, utile per capire questo meccanismo è l'influenza: quando si è influenzati e si ha la febbre alta, la percezione di allarme di una temperatura troppo elevata, e quindi pericolosa per i neuroni, comporta un malessere diffuso: “mi fa male tutto, mi fanno male tutte le ossa”.
L’infiammazione di uno o più nervi, quindi, con relativa sensazione dolorosa, può dipendere da una patologia a livello del Sistema Nervoso Centrale.
Tra le molte si ricorda la sclerosi multipla, le neoplasie cerebrali benigne o maligne, gli ematomi cerebrali, i difetti di circolazione a livello cerebrale, l’ateriosclerosi quando interessa le grosse vene o i capillari del cervello, il post-ictus. È molto importante specificare però, che le patologie neurologiche e/o cerebrali sono gravi ed importanti.
Di conseguenza, oltre all’infiammazione dei nervi, comportano un corollario di sintomi correlati molto accentuati. Non bisogna pertanto collegare immediatamente un semplice dolore ad un nervo ad un’ipotesi di problema cerebrale. Certamente, nelle neuriti complicate, la causa neuronale va esclusa tramite appropriate analisi.
Le cause nervose delle neuriti sono le più comuni e anche le più diversificate. Per causa nervosa si intende un’infiammazione di uno o più nervi che interessa esclusivamente la zona nervosa, senza alcuna implicazione del Sistema Centrale Nervoso e quindi del cervello o dei neuroni. Un nervo può infiammarsi per infiniti motivi, tra i principali si possono elencare:
Tutte le vitamine del gruppo B sono indispensabili per il metabolismo cellulare. Quando il loro apporto non copre il fabbisogno giornaliero, si creano delle disfunzioni metaboliche che fanno, letteralmente, morire di fame e di ipossia le cellule, che non riescono più a nutrirsi ed ossigenarsi. Se le cellule che nutrono i nervi non sono supportate da un adeguato apporto di vitamine del gruppo B, non potranno garantire loro il nutrimento e l’ossigeno.
I nervi, quindi, si ledono, si strappano, si deteriorano, si indeboliscono e si infiammano, dando via a tutta la sintomatologia fatta di dolore, di fastidio, di perdita di sensibilità, di indebolimento dei muscoli adiacenti.
Le vitamine del gruppo B sono tutte facilmente reperibili dall’alimentazione, tranne la B12.
La vitamina B12, indispensabile per il metabolismo cellulare, è contenuta, in dosi minime, solo nella carne di manzo, in alcuni pesci grassi, nelle uova, nel latte e i suoi derivati. Chi, per esempio, è intollerante al lattosio, può incorrere facilmente in neuriti da carenza di B12, così come chi segue una dieta vegana o vegetariana.
Come abbiamo visto, prevenire l’infiammazione dei nervi non è possibile in quanto le cause possono essere moltissime e svariate.
In generale, mantenere il peso forma, non eccedere con l’alcool, non utilizzare stupefacenti, calibrare correttamente gli sforzi fisici, cercare di tenere una buona postura e seguire un’alimentazione che non crei carenze di vitamine gruppo B e, soprattutto, B12, può servire a prevenire la patologia e può inibire le recidive. Un sostegno importante è dato dalla medicina energetica. La chiave di volta è un Check up di biorisonanza quantistica completo, per scoprire le tue carenze vitaminiche, ma anche intolleranze alimentari, se l'organismo è intossicato, il tuo stato emotivo e molto altro. Lo scopo è quello di migliorare uno stato di salute psicofisica per un miglioramento dell'energia, delle prestazioni fisiche e intellettuali. Contemporaneamente si punta a un'azione di rinforzo e di scudo verso le aggressione esterne e alla resistenza verso inquinamento, stress e invecchiamento.
Si tratta di un sistema non invasivo, indolore che aiuta a:
Il metodo terapeutico della biorisonanza è oltremodo indicato per la cura dei reumatismi e di dolori di diverse natura come nevralgie, emicranie, cefalee di origine allergica e sindrome mestruale, allergie, intolleranze alimentari.
Scopri qui come funziona la biorisonanza e il riequilibrio energetico.
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