Premenopausa e Menopausa: come riconoscerle e affrontarle

Premenopausa e Menopausa: come riconoscerle e affrontarle

I sintomi della premenopausa sono molti e variano da donna a donna, come varia il modo e il tempo in cui si manifestano, i più comuni sono: vampate di calore, sbalzi d'umore, insonnia, stanchezza, pelle secca, ritenzione idrica, gonfiore addominale, aumento del peso, depressione: sono questi i principali disturbi legati alla menopausa. Dall'equilibrio al disequilibrio, un terremoto ormonale, che per molte donne causa disturbi importanti e debilitanti che vanno a compromettere la stabilità emotiva e fisica. C’è un fase, la cosiddetta pre-menopausa, che è importante imparare a riconoscere perché aiuta a gestire meglio questo passaggio così delicato nella vita della donna. Quando inizia? Quali sono i segnali? Esiste un test per sapere se si è in premenopausa? La nutripuntura quale aiuto può dare? La biorisonanza come può aiutare? In questo articolo le risposte a queste domande.

 

Cos'è la menopausa

La menopausa è una trasformazione fisiologica naturale nella vita della donna caratterizzata dalla sensibile riduzione dell'attività ovarica accompagnata dalla fine delle mestruazioni. Il termine menopausa deriva dal greco “menos”, mese, “pausis”,“cessazione delle mestruazione”. Menopausa è infatti il termine con cui viene comunemente indicato il climaterio, cioè il periodo della vita della donna in cui cessano le mestruazioni, tuttavia una definizione più corretta fa coincidere la menopausa con l'ultima mestruazione.
La menopausa è preceduta da un periodo, la premenopausa, che può durare anche diversi anni durante i quali il ciclo mestruale è irregolare e può essere accompagnato da vampate di calore e sudorazioni notturne. Il periodo successivo è invece detto postmenopausa, fase in cui le mestruazioni scompaiono del tutto e convenzionalmente inizia dopo 6-12 mesi consecutivi di totale assenza di mestruazioni.

Le cause

La menopausa si verifica con l’esaurimento della riserva ovarica: ogni donna infatti nasce con un numero ben definito di ovociti, che si esauriscono nel corso della vita. Quando le ovaie, sotto l’azione dell’ipofisi, cessano di produrre follicoli ovarici, termina di conseguenza anche la produzione di estrogeni, evento che corrisponde al termine dell’età fertile, e insorgono i sintomi della menopausa.
Si tratta di un momento determinato geneticamente e, quindi, prevedibile in larga misura sulla base dell'età in cui si è presentata nella propria madre.
In genere una donna viene dichiarata in menopausa quando il ciclo mestruale si assenta per almeno 12 mesi consecutivi. Per monitorare questa fase di transizione il ginecologo prescrive degli esami del sangue capaci di valutare il livello degli ormoni coinvolti: la diagnosi definitiva si ha con la valutazione del dosaggio degli estrogeni, che diminuiscono, e dell'ormone follicolo-stimolante (FSH), che aumenta.
Benché sia di solito un evento naturale, la menopausa può anche essere dovuta all'asportazione chirurgica delle ovaie o dell'utero, a terapie radianti o all'utilizzo di farmaci, come i chemioterapici.
In generale si parla di:

  • menopausa naturale: si presenta tra i 45 e i 53 anni, ed è preceduta da un periodo di irregolarità mestruali che varia, nella maggior parte dei casi, dai cinque ai dieci anni.
  • menopausa precoce: si verifica spontaneamente ma più rapidamente e soprattutto in anticipo rispetto alla norma, l'interruzione del ciclo avviene prima dei 40 anni;
  • menopausa indotta: ovvero l'interruzione non spontanea dell'attività riproduttiva, determinata da un intervento chirurgico (rimozione delle ovaie), nel qual caso il ciclo si interrompe bruscamente.

Conseguenze della menopausa


Il brusco calo dei livelli di estrogeni è associato a varie manifestazioni a carico di cuore e cervello. Nel tempo possono quindi comparire ipertensione e arteriosclerosi, difficoltà di attenzione, concentrazione e memoria, vampate di calore, insonnia, manifestazioni di tipo ansioso.
Per quanto riguarda il sistema scheletrico, si verifica la perdita di densità ossea che può portare a osteopenia e osteoporosi, dolori articolari, perdita di massa muscolare. La carenza ormonale coinvolge anche la regolazione del metabolismo di grassi e zuccheri, che causa nel tempo un aumento di peso e una diversa distribuzione del grasso, concentrato in corrispondenza della circonferenza addominale.
Una conseguenza meno nota ma comunque da non sottovalutare riguarda il cambiamento dell’ecosistema intestinale: gli estrogeni hanno un ruolo nel determinare quantità e qualità delle secrezioni digestive. Le ghiandole salivari sono meno efficienti e le modificazioni a livello intestinale causano stitichezza, gonfiore e difficoltà digestive.

Quando inizia la premenopausa

Quando il corpo comincia a mutare e a prepararsi a questo evento “fatidico” che accomuna tutte le donne ma che allo stesso tempo è così diverso per ognuna loro? Presto, molto presto, ben prima di quanto generalmente si immagina!
Tra i 35-40 anni in molte donne, i livelli di progesterone e di estrogeni iniziano a diminuire. Il progesterone subisce, sin da subito, il calo più importante, mentre gli estrogeni diminuiscono più gradatamente. In molti casi dunque sin a partire dai 35-40 anni, inizia un mutamento che porta il corpo verso la “dominanza di estrogeni”. Si tratta cioè di uno squilibrio fra l'effetto “stimolante” degli estrogeni (che provocano ansietà, insonnia, ritenzione idrica, aumentata proliferazione a livello di seno, utero ecc.) e quello “calmante” del progesterone (che invece induce pazienza, sonno, inibizione della divisione cellulare ecc).
Quando il ciclo mestruale della donna funziona normalmente, gli estrogeni sono gli ormoni dominanti nelle prime due settimane e sono bilanciati dal progesterone, che è l'ormone dominante nelle due settimane successive del ciclo. Invece in premenopausa gli estrogeni prevalgono sul progesterone per tutta la durata dei 28 giorni del ciclo, senza mai cedere il passo al progesterone, ed ecco che il disequilibrio entra in atto! Cicli anovulatori, difficoltà nel concepimento, cicli mestruali molto abbondanti o molto ridotti, graduale aumento del peso, gonfiore, sindromi premestruali intense e problematiche, mestruazioni dolorose: sono alcune delle molteplici manifestazioni del mutamento in corso.

La menopausa precoce

La menopausa viene definita precoce quando si verifica prima dei quarant’anni. Quando avviene spontaneamente si parla di menopausa precoce “spontanea”, un fenomeno che riguarda l’1% delle donne italiane. Se invece si verifica in conseguenza di cure mediche come l’ovariectomia bilaterale, la chemioterapia e la radioterapia pelvica, si parla di menopausa precoce “iatrogena”.
Per un terzo delle menopause spontanee, la causa è genetica e familiare: avere avuto una madre, una zia o una sorella che siano andate in menopausa prima dei 40 anni può quindi essere un importante fattore predittivo. Negli altri due terzi è invece del tutto occasionale: le cause possono essere associate a malattie autoimmuni (gli autoanticorpi possono attaccare anche l’ovaio, distruggendo gli ovociti), a patologie come l’insufficienza renale cronica o il lupus eritematoso sistemico, all’anoressia (la riduzione qualitativa e quantitativa di calorie danneggia anche l’ovaio) e al fumo, che in generale anticipa la menopausa di circa due anni.
I sintomi sono gli stessi della menopausa normale, aggravati dall’angoscia che comporta il viverli in giovane età.

I sintomi più diffusi

Il climaterio può presentarsi con sintomi più o meno intensi. In alcuni casi le mestruazioni scompaiono improvvisamente, mentre in altri il flusso mestruale diminuisce durante la premenopausa e compaiono:

  • vampate di calore: entrate nell’immaginario collettivo come i sintomi principali della menopausa, si manifestano più frequentemente durante la stagione calda e meno in quella fredda. Provocano arrossamenti del viso, del collo e della nuca e sono seguite spesso da una sensazione di freddo pungente. A questi disturbi si accompagnano spessissimo anche palpitazioni e tachicardia.
  • Sudorazioni notturne: collegate alle vampate di calore, sono spesso intense e frequenti, interrompono il regolare svolgersi del riposo notturno influendo negativamente sullo stato di salute generale e sull’umore.
  • Insonnia: peggiorata dagli episodi di sudorazione notturna
  • Prurito e secchezza vaginale: che influiscono negativamente sulla sessualità della donna
  • Sbalzi di pressione e vertigini
  • Aumento del peso
  • Depressione: in assoluto il problema più grave che le donne in menopausa devono affrontare. Indotta da fattori principalmente biologici (l’abbassamento del livello di estrogeni), è anche profondamente influenzata dalla percezione sociale di una donna in menopausa, considerata “meno preziosa” di una donna fertile e difficilmente gestibile a causa degli sbalzi umorali.

Calo della libido


Accanto ai sintomi fisici, la menopausa ha effetti sulla sessualità, ragione per cui questa fase della vita è spesso vissuta come un momento di deprivazione e considerata, soprattutto nella moderna società occidentale, sinonimo di invecchiamento.
Al calo di estrogeni e di progesterone, infatti, si accompagna anche un calo del desiderio sessuale. Parallelamente la scomparsa degli estrogeni induce secchezza vaginale, che si manifesta con una progressiva modificazione delle pareti della vagina che divengono più strette, con una diminuzione dell’elasticità dei tessuti e con la riduzione della lubrificazione. In conseguenza di questi fenomeni, molte donne in menopausa provano dolore durante il rapporto sessuale.
Il calo della libido ha inizio anche prima della menopausa, e si deve alla progressiva diminuzione della produzione di ormoni maschili, come il testosterone e, di conseguenza, anche della dopamina, neurotrasmettitore importante per l’attività sessuale.
Allo stesso modo il calo degli estrogeni determinano la riduzione dei livelli di serotonina, legata non solo alla sfera sessuale, ma anche ai meccanismi che regolano sonno e umore.

Menopausa e pelle


Dal punto di vista estetico è possibile osservare un impatto del nuovo profilo ormonale anche su pelle e capelli. La diminuzione degli estrogeni causa un calo nella produzione di collagene: la pelle diviene più sottile e meno elastica e tende alla secchezza, inoltre la menopausa, pur non comportando necessariamente la perdita di capelli, li rende più deboli, portandoli ad essere più sottili e meno voluminosi, anche per effetto dello stress, che non di rado accompagna questa fase della vita.

Un test per la menopausa


Per affrontare la menopausa in modo non traumatico e più morbido è importante agire fin dalla comparsa dei primi sintomi, e quindi dalla premenopausa, curando l’ alimentazione in modo più consapevole e aiutandosi anche con una giusta integrazione, scegliendo in caso di bisogno componenti fitoterapici e nutrizionali che sostengano e aiutino a vivere in “equilibrio”.
Per chi è alla soglia dei 40 anni e desidera sapere se è entrata in premenopausa, esiste un test delle urine molto semplice studiato e progettato affinché ogni donna possa farlo comodamente anche da casa. Il risultato positivo del test indica che i livelli di FSH hanno superato la soglia di 25mUI/ml e che quindi si è entrate nel periodo della premenopausa. Diversamente, il risultato negativo indica che i livelli di FSH sono inferiori al livello soglia per cui non è ancora iniziato questo delicato processo. Il test fornisce informazioni davvero preziose per comprendere la condizione in cui si trova il proprio organismo e di conseguenza stimolare a modificare il proprio stile di vita se necessario, per affrontare al meglio la menopausa, mettendo in atto quelle piccole azioni o integrazioni che ci consentiranno di arrivare alla menopausa in modo naturale, con sintomi ridotti se non addirittura assenti. .

Come combattere i disturbi della menopausa


La riduzione di estrogeni nel sangue comporta un rallentamento del metabolismo corporeo il quale, a sua volta, induce in molti casi un considerevole aumento di peso nelle donne oltre i 50 anni. La concentrazione del grasso corporeo intorno alla fascia addominale, tipica del fisico maschile, comporta un maggior rischio di incorrere in malattie cardiovascolari: per questo motivo il controllo del peso corporeo nel periodo della menopausa è essenziale per mantenere un buono stato di salute.
Cominciare a seguire una dieta ipocalorica diminuendo drasticamente il consumo di sale, zuccheri e grassi e privilegiando gli alimenti integrali è un passo fondamentale per prevenire e diminuire i rischi legati all’insorgere della menopausa. Praticare sport è importante quanto seguire un regime dietetico bilanciato, poiché aiuta a smaltire lo stress e a migliorare l’umore grazie alla massiccia produzione di endorfine.

I rimedi naturali


La menopausa di una donna è personale e unica, ecco perché molto spesso i rimedi che vanno bene ad una, non sono di alcun beneficio per un’altra. L’ integrazioni è strettamente personale e dev’essere calibrata su misura in base ai disturbi. Riporto qui alcuni rimedi consigliati che hanno solo un'indicazione di informazione:

  • per la componente ormonale: isoflavoni di soia, agnocasto e discorrea,
  • per rinforzare le ossa: calcio, magnesio e vitamina D, zinco, rame, manganese e acido follico;
  • per rinforzare i capelli: semi di lino, bambù, L-Cistina, Maca e MSM;
  • per ridurre l'ansia: griffonia, passiflora e arancio amaro;
  • per alleviare le vampate: cimifuga, griffonia, rhodiola e gynostemma.

 

La Nutripuntura


È questo il rimedio più innovativo, anche se poco conosciuto per il riequilibrio del nostro sistema endocrino. Il primo centro a sregolarsi in menopausa e l'ipotalamo e la nutripuntura associativa può aiutare questa importante centralina che coordina tutti i nostri biortitmi a mantenersi attiva. L'ipotalamo è la grande centrale “neurovegetativa”, che si occupa della produzione di ormoni e che regola insieme ad altri centri, il ritmo cardiaco, il ritmo pressorio, il sonno e la veglia, ma anche i centri fame-sazietà e la termoregolazione, da cui si accendono le famose vampate .

Un aiuto importante può dartelo la bioenergetica quantistica

La “Medicina energetica o bioenergetica” è uno dei sistemi più efficaci e naturali per promuovere e mantenere il benessere e la salute. Si fonda sul presupposto che accanto al nostro corpo fisico ci sia una sua controparte energetica, e che, da uno squilibrio in essa, possano avere origine malesseri emotivi e problemi fisici. Per questa ragione solo intervenendo all'origine del disturbo è possibile riportare il nostro organismo in una condizione di salute e vitalità.

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Bibliografia e altre fonti

1) La menopausa prima, durante e dopo – Biancamaria Brun e Luisa Pavan – ed. Il punto D'incontro;
2) Rimedi Naturali – James F. Balch & Marck Stengler – Ed. Armenia;
3) Manteniamoci in forma – Prima edizione Italiana – Adelle Davis – Ed. Nuova Prhomos.

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