Disturbi della pelle e stress da coronavirus: cause psicosomatiche e soluzioni

Disturbi della pelle e stress da coronavirus: cause psicosomatiche e soluzioni

Cosa racconta la tua pelle del periodo che stiamo vivendo? Magari non hai mai avuto problemi di secchezza, e invece ora ti ritrovi con le mani come la carta vetrata, la pelle del viso che tira, macchie e arrossamenti mai visti, o brufoletti che non spuntavano da decenni sono ricomparsi sul tuo volto. Oppure scottature violente dopo una brevissima esposizione al primo sole; eh sì, perché nei mesi scorsi, il cielo si è pulito e chi, durante il lockdown, non ha avuto la fortuna di avere un balcone o un giardino dove prendere aria e sole, quando è potuto uscire, si è ritrovato una pelle candida, assottigliata e ipersensibile.

Reazioni cutanee da coronavirus

Il periodo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, sta mettendo a dura prova la salute della pelle di molte persone. Dopo mesi chiusi in casa, la pelle vorrebbe solo rigenerarsi e respirare, ma l’uso eccessivo di gel igienizzanti, di spray disinfettanti, di mascherine, visiere e guanti non favoriscono certamente le funzioni fisiologiche della pelle, e a livello psicologico si percepisce una sensazione di isolamento e la mancanza del senso di libertà.

Inoltre, per mesi è stato proibito il contatto tra gli individui - anche con i propri cari - e ancora adesso è limitato, con un impatto emotivo innegabile per la maggior parte degli essere umani che per secoli ha avuto l’abitudine di stringere mani, abbracciarsi, baciarsi, stare in gruppo. Infine molte famiglie e singoli hanno affrontato un dolore mai provato per la nostra generazione: la scomparsa - in tutti i sensi - di genitori, zii, fratelli, amici… un lutto da elaborare che ha avuto un impatto importante sulla psiche e quindi anche su tutto l’organismo.

Mascherine, protezioni e stress

Quindi la pelle cosa c’entra? La pelle ci sta raccontando ogni cosa del momento attuale: ansia, paura, senso di oppressione, sofferenza, irritazione… ma anche l’accettazione, la serenità, la pace, la lentezza che alcuni hanno potuto ritrovare o sperimentare.

E tu, come ti senti, così… a pelle?

Ma perché si dice “sentire a pelle”? Perché la sensazione a pelle è in assoluto la più vera, istintiva e immediata. Sentire è sinonimo di “udire”, e la pelle è un organo che ascolta e spesso lo fa meglio delle orecchie, che a volte ascoltano ma non sentono. Troppo spesso accade di non dare retta a ciò che la pelle ci suggerisce perché siamo abituati a non credere a quello che non è razionale, e così ci disorientiamo; allora la pelle interviene ma lo fa con le maniere forti, con somatizzazioni e disturbi veri e propri. Se ascoltassimo le sensazioni apparentemente infondate, ci accorgeremmo che il nostro intuito era corretto. La pelle sa anche parlare e “tira fuori” ogni emozione che si muove sotto la superficie: se stiamo bene, sarà lo specchio del nostro equilibrio, mentre quando c’è qualcosa che ci disturba, che ci tratteniamo dal dire, che ci fa male, la pelle ci “disturberà”, ovvero, tramite alcuni disturbi, manderà a noi e agli altri chiari messaggi di disagio.

Psicosomatica e disturbi della pelle

Per la medicina psicosomatica la sfera cutanea si presta a diverse letture, così come i disturbi che la possono affliggere. La nostra pelle è l’organo più esteso del corpo umano ed è il margine che delimita la nostra interiorità dal mondo esterno, quello dei rapporti con gli altri. È certamente una barriera ma è anche un collegamento; da una parte protegge e trattiene, mentre dall’altra lascia affiorare e si esprime; infatti, cambiando di colore, sudando o prudendo, può manifestare tutto ciò che vorremmo tenere riservato. È quindi la manifestazione più vera del nostro corpo e descrive la nostra personalità. Se ci concediamo di vivere pienamente le nostre emozioni, senza la paura di non piacere agli altri, lei non ha alcuna necessità di protestare. Se invece viviamo un conflitto inconscio, ad esempio tra dire e non dire, è possibile che lei esprima al posto nostro - e a modo suo - ciò che nemmeno noi sappiamo comunicare. In questi casi è necessario sfogare il fuoco interiore senza condannarlo, e finalmente le macchie rosse smetteranno di “emergere”. Rossori, pruriti e bruciori spesso sono spie di un disagio interiore.

Quando compaiono sulla pelle all’improvviso eczemi o dermatite, o quando si aggravano i soliti disturbi, poni attenzione al tuo stato d’animo e agli avvenimenti della tua vita. Se la pelle è l’organo che meglio esprime tensioni e stress, è meglio allora “farsela alleata” e, anziché combattere i suoi disturbi solo con pomate e farmaci, imparare a interpretare le sue richieste di aiuto.

Sempre più persone soffrono di problemi cutanei, infatti dermatiti allergiche o da contatto sono in continuo aumento, ma anche orticaria, eritemi, puntini sul viso, pelle secca, eczemi. Quindi, oltre a intolleranze alimentari e inquinamento, quanto influisce lo stress? Come possiamo mantenere la nostra pelle in buona salute? Quali test possono darci queste risposte?

La soluzione più efficace per ritrovare il benessere

La chiave di volta per ritrovare il benessere e riportare l’equilibrio non può che essere “olistica”. Scoprire le cause del problema sarà di primaria importanza, potrebbe trattarsi di intolleranze alimentari, oppure i disturbi sono dovuti all'ansia, allo stress e alla paura, o magari l'organismo è intossicato, ecc...Oggi puoi scoprire l'origine dei tuoi disturbi e riportarli in equilibrio con un Check up di biorisonanza quantistica

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